domenica 6 marzo 2016

Recensione: Donne e Autrici: la missione possibile del sesso memore - Sara Zelda Mazzini

Ciao a tutti. Lo confesso: cosa non fanno i concorsi su Facebook! Ho trovato pubblicizzato un concorso riguardante la recensione del saggio di Sara Zelda  (autrice di cui avevo sentito già parlare, e anche molto bene) Donne e Autrici: la missione possibile del sesso memore, sull'esperienza di alcune autrici, soprattutto self. Ci ho provato, dopotutto di tempo da leggere finiti gli esami ne avevo, ma alla fine mi sono praticamente innamorata di questo libro e credo che si capisca anche dalla recensione. E pensare che se non ci fosse stato il concorso non avrei nemmeno saputo della sua esistenza!


TITOLO: Donne e Autrici: la missione possibile del sesso memore
AUTORE: Sara Zelda
COLLANA: Selfpublishing
PREZZO (CARTACEO): 8,32
PREZZO (EBOOK): 0,99
TRAMA: Che cosa significa oggi essere una donna e al tempo stesso inseguire il sogno di un mestiere che, più di tanti altri, rischia di venire ucciso dagli impegni quotidiani? Quanto è difficile riuscire a emergere all’interno di una realtà editoriale in continuo mutamento o, più spesso, in rovina? E quali sono le differenze fondamentali tra il mercato estero e quello nostrano? Attraverso le interviste a dodici autrici indipendenti e due blogger, Sara Zelda Mazzini cerca di tirare le somme della letteratura al femminile, a quasi un secolo dalla pubblicazione delle storiche conferenze di Virginia Woolf. Con i contributi di: Vera Q., Mari Thorn, Anne Went, Linnea Nilsson, Angela C. Ryan, Patrisha Mar, Mala Spina, Evelyn Levine, Bianca Marconero, Noemi Gastaldi, Amabile Giusti, Chiara Pagliochini, Virginia Leoni, Lile laSvamps. E con la partecipazione straordinaria di Jennifer Messina.


Confessioni: fino a poco più di un anno fa ignoravo completamente il significato del termine selfpublishing; o meglio, sarei potuta arrivare al significato grazie alle singole parti della parola, self da sé, publishing pubblicare, ma, come ho imparato in seguito, questo mondo, in realtà è una sorta di iceberg: la parte in superficie è assai più piccola di quella che si nasconde sotto il pelo dell'acqua. Tradotto in termini concreti, ciò significa che il prodotto finito, il libro, è solo la più piccola parte di un processo molto più lungo, di scrittura, correzione e, non meno importante, promozione che in questo caso grava al 101% sulle spalle della figura dell'autore indipendente, una sorta di Atlante che regge sulle sue spalle la sua intera avventura editoriale.
Da ignorante in materia quale sono, appena approdata nella blogsfera mi sono trovata a faccia a faccia con queste creature a me sconosciute, e, solo dopo qualche mese, ho iniziato a interessarmi al mondo del selfpublishing, anche, e soprattutto, in previsione del mio grande sogno di pubblicare quel romanzo che un giorno prima o poi riuscirò a scrivere (se ve lo state chiedendo: non ne ho scritto neanche una riga... Sono ancora alla ricerca dell'idea geniale che mi consentirà di proseguire una storia per cento, duecento o più pagine!)
In questo contesto ho trovato la lettura del saggio di Sara Zelda, Donne e Autrici: la missione possibile del sesso memore, estremamente illuminante. Si tratta di una raccolta di interviste ad autrici self, alcune poi passate a pubblicare con grandi o piccole case editrici, e anche a qualche mia collega blogger, incentrate sulla loro avventura letteraria e sulla possibilità di conciliare la vita privata con quella letteraria.



Per prima cosa sono rimasta sorpresa nel constatare di avere sempre qualcosa in comune con le scrittrici presentate all'interno del libro: anche l'autrice è arrivata alla mia stessa conclusione, ed ho apprezzato tantissimo l'essere così coinvolta nella lettura. 
Nutro una grande ammirazione nei confronti di queste donne, e non solo per essere riuscite nella, almeno per me, grande impresa che è arrivare a scrivere la parola fine ad un romanzo: mi hanno colpito per la determinazione nell'immergersi nel mercato self, che, da quanto ho capito, è un mondo abbastanza caotico, e per la grinta che dimostrano nell'unire la passione per lo scrivere, alla vita di tutti i giorni, comprensiva di lavoro o studi, gestione casa e famiglia.
Lo ammetto: non conoscevo tutte le autrici citate nel romanzo, anzi, a dire il vero, sono veramente poche quelle di cui avevo letto qualcosina; tuttavia sono rimasta affascinata dalle presentazione di alcune opere a cui credo che in futuro darò una possibilità.
Per quanto riguarda lo stile dell'autrice posso dire, dalla lettura dell'introduzione e della conclusione, che mi ha colpito, per vivacità e concretezza. Inoltre sono una fan delle note a piè di pagina, e ho davvero apprezzato il loro abbondante utilizzo, nonostante il kindle rendesse scomoda oltre modo la loro visualizzazione... 
Certo non posso dire molto di più perché buona parte del saggio si basa sulla trascrizione (e sul riordino) di interviste, tuttavia rimane la volontà di leggere uno dei romanzi dell'autrice, perché sono proprio curiosa di vedere come se la cava con la narrativa.
Nonostante la visione del mondo dell'editoria tradizionale italiana risulti piuttosto negativa, e il selfpublishing appaia come una giungla, dove gli autori vantano capacità di intraprendenza degne di un esploratore, la lettura mi ha messo una gran voglia di mettermi in gioco, di buttarmi nella mischia, di prendere in mano la penna con impegno e dedizione per raggiungere un obiettivo concreto.
Perché in fin dei conti il selfpublishing dona a tutti la possibilità di coronare il sogno di pubblicare un libro, senza troppe illusioni, perché il responso del pubblico può apparire imprevedibile (mi è rimasta impressa la testimonianza di un'autrice che ha visto un suo romanzo scritto di fretta vendere molto più di uno per cui aveva "sputato l'anima").
In conclusione la mia valutazione è di quattro stelline. Consiglio a tutti, soprattutto agli "addetti ai lavori" (ovvero i miei colleghi blogger) questa lettura, che tra l'altro scorre talmente bene che si completa in un paio di giorni, per scoprirne di più sul mondo self e i suoi autori, e per magari giudicare in maniera obiettiva i romanzi autopubblicati, verso i quali si nutrono spesso molti pregiudizi. 





2 commenti:

  1. Sono d'accordo con te, Silvia ^.^ questo saggio scritto da Sara è davvero una piccola perla! Io lo sto leggendo un pochino alla volta e mi sta molto piacendo leggere i punti di vista di ognuna di queste autrici :) mi ci rivedo molto poi in tantissime cose :3
    E hai ragionissima quando dici che tutti i blogger dovrebbero leggerlo per capire cosa si nasconde dietro al self!

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    1. Sono contenta che stia piacendo anche a te! Io durante la lettura ero coinvoltissima: già contavo tutte le volte in cui pensavo "sono d'accordo" e poi sognavo ad occhi aperti il momento in cui sarei passata dall'altra parte della barricata insieme a loro (perché nonostante tutto al termine della lettura ero davvero ottimista!)

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